Nicola Valentino viene condannato all’ergastolo nel 1979.
Comincia a dipingere nella primavera del 1990. Non l’aveva
mai fatto fino ad allora. La terra diluita con acqua è stata la sua
prima materia, scoperta in seguito al trasferimento in un
reparto del carcere di Rebibbia (RM) provvisto di un
campetto di calcio. Dalla calce con cui si delimitava il terreno
di gioco egli ha ricavato l’altra materia essenziale per le sue
opere. La sabbia gliel’ha invece portata di nascosto un amico
di ritorno dal mare dopo un permesso trascorso in libertà.
Terra, calce, sabbia: materie nella cui scelta è individuabile una
predilezione simbolica in forte discontinuità con il
ferro-cemento del carcere. Valentino si è inoltre orientato
verso i colori naturali acquistabili alla spesa come lo zafferano.
Durante i primi lavori con la terra è sgorgato spontaneo il
segno curvo, sinuoso e aggrovigliato che caratterizza la sua
produzione. Come ha osservato William Hogarth, un pittore
inglese del settecento: “La linea ondeggiante o linea della
bellezza dà piacere talmente che la mano nel farla piglia un
vivace moto”.
Tre opere a sera al chiudersi delle celle. Questa è la misura del
fervore creativo che l’autore ha tenuto tra il 1990 ed il 1994
anno in cui, uscito in semilibertà, non ha più sentito la stessa
urgenza di dipingere.
NICOLA VALENTINO
Nicola Valentino is sentenced to life imprisonment in 1979. He
starts painting in spring, in 1990. He had never done this
before. Earth diluted in water is his first material, discovered
after his moving to Rebibbia (RM) where there was a small
football pitch. He obtained another essential material for his
works from the lime marking the playground. Sable was
secretly brought to him from a friend back from a trip to the
sea. Earth, lime, sable: materials that suggest a symbolic
discontinuity with the iron-concrete binomial of the prison.
Moreover Valentino chose natural colours that he could easily
buy, just like saffron.
While realizing his first paintings with earth he found his
personal painting symbol in the curved, sinuous and intertwined
sign.
As William Hogarth (the English painter) once stated: “The
serpentine line or line of beauty gives pleasure since the hand in
tracing it takes up a lively movement”.
Three works every night at the closing of the cells. That's the
measure of the creative burst of the author between 1990 and
1994 when he was allowed to leave prison during daytime (in
Italian semilibertà). He did not feel the same urgency to paint
afterwards.
|