Scarabocchiare è una delle più comuni e frequenti esperienze dissociative, una dimostrazione esemplare della nostra molteplicità identitaria.  Al telefono, a scuola, sul lavoro, durante una qualche riunione, mentre una parte di noi è assorbita nell’impegno di routine, un’altra configurazione identitaria s’impossessa della mano e traccia sovrappensiero i suoi suggestivi grafismi. Una dissociazione profonda, durante la quale una parte non sa bene cosa stia facendo l’altra, anche se l’automatismo grafico dello scarabocchio ordinario sembra scaturire da un’esigenza delle nostre diverse identità di mettersi in comunicazione fra loro. Solitamente lo scarabocchio si limita a sciogliere un grumo di tensione, a costruire il sentiero di un momentaneo allontanamento, non di rado tuttavia esso insorge per svolgere una funzione integrativa, soprattutto nei momenti in cui una condizione afflittiva ci spinge alla fuga.


Scribbling is one of the most common “dissociative experiences”, a daily demonstration of our identity multiplicity. At the phone, at school, at work, during a briefing, when a part of us is focusing on the task, another side of us takes over and leads the hand in a distracted “drawing”. It is a deep dissociation, that sees our identities coexisting but not interacting, trying to connect trough the graphic automatism of the scribble. Usually the scribble eases a knot of pressure by crafting a path that allows a momentary isolation. Sometimes, though, it plays an integrative role when something scary or painful makes us want to flee.


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