“La mia Accademia delle belle Arti l’ho potuta frequentare dentro lo smarrimento silenzioso dei miei luoghi di prigionia, tra diversi recinti e proibizioni ...”.
Tonino Paroli ha cominciato a dipingere in carcere, ora vive in libertà e l’identità creatrice, affiorata nella sopravvivenza della prigionia, è diventata tutta la sua vita.

“Il salto qualitativo più rilevante l’ho praticato in questi tre anni e mezzo di totale libertà, con tutto il tempo a mia disposizione, un tempo libero solo mio.”

I primi quadri di Paroli appaiono come sospensioni immense osservate da occhi sereni, o come moti generativi. Le opere più recenti sono costruite, invece, recuperando oggetti abbandonati rivitalizzati con un soffio di colore.

TONINO LORIS PAROLI


“I've had the chance to attend my own school of fine arts during my silent incarceration, enclosed among borders and obstacles...”.
Tonino Paroli began painting while in prison. Now he lives in freedom and his creative identity, that surfaced while he was convicted, is what his life is now based on.
“The true change happened in these three years of total freedom, when I had the right to a free time that was mine and mine alone”.
The first Paroli's paintings look like infinite suspensions observed with clear eyes, or like generative movements. His most recent works are made of abandoned objects collected and brought back to life with a warm, colourful blow.

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