Ha trascorso tutti gli anni ottanta nelle carceri speciali. L’intensa esperienza interiore di Bombaci si è trasferita in centinaia di disegni, che ha inserito tra le righe delle lettere scambiate con altri prigionieri.
“Sto bruciando senza resti. Ma troppe ustioni devastano lo sguardo”. Scrive un giorno ad uno dei suoi corrispondenti. Ma da dove sgorgano le figure che Bombaci unisce alle lettere?
“Quando disegno visualizzo qualcosa che è dentro di me e le figure che nascono mostrano un conflitto. Un conflitto nella figura ma anche un conflitto in chi osserva. Un conflitto che non si risolve nella figura ma che solo tu che guardi puoi risolvere, perché in te si è spostato, perché adesso è un conflitto tuo. Non c’è catarsi liberatoria, c’è un conflitto in atto”. Attraverso il disegno l’autore trasferisce un conflitto.
Come in molte altre opere provenienti dal carcere, anche nei disegni di Bombaci ricorre il simbolo dell’occhio, come richiamo alla costante sorveglianza. Su alcuni dei suoi disegni però l’occhio del sorvegliante si imprime anche materialmente attraverso il timbro che attesta il “visto per censura”.

STEFANO BOMBACI

He spent the Eighties in special prisons. His intense interior experience was transferred on hundreds of paintings, that he inserted among the lines of the letters he exchanged with other convicts. “I am burning with no leavings. But too many burns devastate the stare” he writes to one of his correspondents. But where do the figures that Bombaci unites to the letters come from?
“When I paint I visualize something that is inside of me and the figures that hence see the light show a conflict. A conflict in the figure, but also a conflict in who stares. A struggle that cannot be solved in the figure but that you, the observer, can now solve because it moved into you. Because now it is your conflict. There is no liberating catharsis, only struggle”.
As in many other works originated in prison, in Bombaci's production the eye is a constant figure, reminding the everlasting monitoring. On some of his works, however, the presence of the surveillance is materialized through the censorship stamp.