Nasce in Europa con il nome di manicomio criminale sul finire del XIX secolo, sotto l’influsso dell’antropologia criminale che introduce la categoria del folle criminale da internare in un manicomio che sia anche carcere.  Una sezione della mostra accoglie opere nate fra gli anni settanta e novanta all’interno di questa doppia reclusione. Attualmente in Italia gli OPG vengono sostituiti da “Residenze per le misure di sicurezza”, ma non muta purtroppo la sostanza, che resta ancorata all’intreccio di due dispositivi. Uno psichiatrico e l’altro penale. Se una persona viene considerata da una perizia psichiatrica “incapace di intendere e di volere” al momento del reato, viene dichiarata non imputabile, ma può essere sottoposta,  per l’aggiunta di un decreto di pericolosità sociale, ad una misura di sicurezza detentiva con trattamento psichiatrico, che si rinnova finché permane la considerazione istituzionale della sua pericolosità.

It was born in Europe with the name of “criminal asylum” at the end of the XIXth Century, under the banner of criminal anthropology, thus presenting the figure of the dangerous, criminal madman that needs to be locked in an asylum that also works as prison. A section of the exhibition welcomes works made between the 70s and the 90s, in the Italian wards of this “double prisons”.
Currently in Italy Judiciary Psychiatric Hospitals are substituted by “Residences for safety measures”, that still maintain the same substance of penal and psychiatric centres. If the offender is found “unfit to plead” after a psychiatric evaluation, the judge makes a supervision and treatment order, which according to the Italian law consists in detention with psychiatric treatments repeated as long as the institution considers the person “socially dangerous”.

Sebastiano Tafuri

Bocedi Fausto

Castiglione delle Stiviere

Progetto Ulisse

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